Altino e la collaborazione altinate è il luogo in cui la Laudato si’ incontra le famiglie e i gruppi di diverse provenienze. Qui è nata l’idea di confrontarsi con le emissioni di CO2 e provare a modificare gli stili di vita, per camminare più leggeri sulla Terra.
Diana Baldasso, componente della tenda di Altino, afferma che “a prima vista sembrerebbe quasi curioso che un Papa dedichi una così approfondita attenzione al tema della cura della casa comune, tanto da scriverne un’enciclica. Ma basta davvero poco per comprendere la valenza di questo testo di Papa Francesco nella quotidianità di ciascuno, ancor di più di ogni battezzato. Da qui la decisione di aderire a questa ‘sfida’: mantenere alta l’attenzione sulla Laudato si’ e soprattutto ‘praticarla’ nel concreto. Al nostro gruppo famiglie è parso fin da subito evidente come l’idea che la permea sia contagiosa. È come se esistesse un desiderio in ciascuno di ‘fare qualcosa’, diventare protagonista”.
La tenda di Altino si propone come “facilitatore” per inserire gli spunti della Laudato si’ nella vita quotidiana di ciascuno. “Noi, come gruppo sposi – continua Diana – abbiamo aderito con entusiasmo, sebbene l’affermazione “cambiare stile di vita” possa in un primo momento intimorire (a ciascuno i propri ritmi quotidiani sembrano già così cadenzati da non poter lasciar spazio ad altro). Tuttavia la proposta sembra semplice e forse lo è. Serve una cosa sola: cominciare. Da quando ci siamo lasciati coinvolgere, in ogni nostro incontro la riflessione sul nostro impatto ambientale è sempre oggetto di conversazione, ne parliamo a con i nostri figli, in qualche modo è diventato un tema domestico: riflettiamo, ci osserviamo e cerchiamo di agire con consapevolezza per poi registrare il cambiamento nel nostro modo di agire quotidiano.
“Il gruppo – aggiunge Gianni Bellan – farà un inventario delle principali fonti di emissione di CO2 (trasporti, alimentazione, energia, vestiario e apparecchi ellettronici) che coinvolgono ciascuna famiglia, mediante l’utilizzo di un “misuratore” . L’obiettivo è utilizzare questo strumento quantitativo per capire come introdurre nelle nostre famiglie degli atteggiamenti virtuosi per alleggerire la nostra pressione sulla Terra. I primi risultati delle misurazioni si avranno a marzo: un inizio per confrontarsi e individuare insieme i passi concreti da fare.
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