La Fattoria-Cohousing Rio Selva è il luogo dove il vivere la Laudato si’ e di Laudato si’ viene declinato in uno stretto rapporto con la terra. Qui si pratica un’agricoltura che rispetta la Madre Terra e produce con essa, senza forzare i ritmi. Il fondatore, Bruno Moro, spiega perché Rio Selva ha aderito al Presidio per la Laudato si’ e quale vuole essere l’impegno di questa realtà.
Cosa ti ha colpito nell’idea di costruire un presidio per la Laudato si’?
La sensazione positiva di non essere isolati, ma che la comunità ecclesiale più ampia intenda farsi carico attraverso la “Laudato si’!” di conoscere, comprendere e sostenere le fatiche di tutti quei coltivatori biologici che sanno ancora andare contro le lusinghe del denaro per mettere al primo posto la salvezza del creato nel piccolo spazio che toccano. Colpisce il fatto che sia possibile unire fede e socio-economia al di là dei programmi pastorali perché senza una chiave di lettura e azione ecologica integrale non potremmo continuare a definirci custodi di questo meraviglioso organismo ambientale…Colpisce in tal senso la sapienza e forza carismatica che ha spinto a costituire un presidio per la Laudato si’!
Come Rio Selva intende declinare il proprio impegno?
Oltre al fatto di continuare a custodire e coltivare il terreno biologico di una fattoria e di una cohousing, intendiamo fare ogni sforzo per innescare – a partire dal cibo – il cambiamento dei contesti socio-economici urbani legati alla campagna: nello specifico la promozione di un Distretto di Economia Solidale (Oltreconfin) che ponga le basi, attraverso l’agroecologia e la permacultura, per un ripensamento degli stili di vita e dell’innovazione sociale nelle comunità locali. Per innescare un processo di ritorno alla sovranità alimentare – cosi come definita dai trattati della FAO, dell’AGENDA 2030 e dai documenti usciti dall’EXPO di Milano – intendiamo partire da servizi di Piccola distribuzione Organizzata di cibo, proveniente da micro-filiere dirette di cibo biologico; il tutto arricchito da approfondimenti culturali, didattici e spirituali sulle ragioni di questo operare.
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